
Sistemi Intelligenti e sostenibilità ambientale
Molti sforzi sono stati condotti nel mondo dell’ingegneria, proprio nel tentativo di innalzare il livello di qualità degli ambienti indoor, ponendo al centro dell’attenzione le esigenze della persona, cercando di perfezionare e anche di correggere i modelli di valutazione del comfort.
L’Internet of Things cerca di stabilire una simbiosi tra utente, ambiente domestico e ambiente esterno, in cui al centro vi sia la comunicazione e l’interoperabilità.
Un obiettivo non privo di ostacoli, come ad esempio i temi di comfort e della sfera emotivo-percettiva, in cui gli aspetti oggettivi si fondono e mescolano con gli aspetti soggettivi.
Grazie al progetto SINCOS, sviluppato all’interno della piattaforma collaborativa nell’ambito della domotica MIRACLE (Marche Innovation and Research fAcilities for Connected and sustainable Living Environments) cofinanziato dalla Regione Marche attraverso il POR MARCHE FESR 2014/2020, si stanno portando avanti una serie di studi in cui confluiscono i contributi delle Università e delle imprese del territorio.
Questi studi hanno come obiettivo la creazione di un ecosistema di dispositivi per il trattamento intelligente dell’aria, concentrandosi soprattutto sulla quantificazione dei parametri ambientali per poter modellare il comfort dell’ambiente di vita.
Ciò avviene attraverso la messa a punto di sensori custom per l’analisi della qualità dell’aria, andando a coinvolgere dispositivi comunemente presenti in ogni casa come ad esempio: cappe, purificatori, diffusori; senza però trascurare il concetto di sostenibilità ambientale.
Questi risultati potranno essere ottenuti grazie agli studi condotti attraverso un Simulatore di Ambiente, allestito all’interno di alcuni locali dell’Università Politecnica delle Marche, un luogo tecnologicamente avanzato e connesso in rete, che riproduce un classico monolocale con soggiorno e cucina, dotato di un piano cottura elettrico ad induzione.
Questo spazio accoglie alcuni studenti che trascorrono lì parte della giornata, studiando, mangiando, interagendo tra loro esattamente come farebbero nel loro piccolo appartamento.
Qui sono stati inseriti diversi sensori, attraverso cui poter studiare vari elementi, come ad esempio:
- lo studio del comfort e come varia in base al variare della temperatura,
- lo studio della qualità dell’aria,
- lo studio del risparmio energetico.
Questo è un vero e proprio laboratorio, è dotato di un impianto di ventilazione controllata con un ventilconvettore caldo-freddo, di una rete di sensori in grado di controllare:
- il comfort termo-igrometrico ed acustico dell’ambiente,
- la qualità dell’aria presente nel locale.
Tali sensori effettuano un monitoraggio dei dati biometrici e raccolgono informazioni oggettive circa gli effetti delle variazioni di temperatura sugli occupanti, dati che vengono raccolti in un database.
A queste rilevazioni oggettive si aggiungono le informazioni soggettive fornite dagli occupanti stessi attraverso un sondaggio attivo ogni trenta minuti, valorizzando così anche il contributo che deriva dalla componente che emerge dalla sfera emotiva e percettiva.
Osservare e apprendere come i nostri corpi reagiscono all’ambiente, permette di adattare la tecnologia alle nostre esigenze, in un legame dialettico fatto di bisogni e soluzioni.
Un ambiente intelligente che pone l’essere umano al centro e che è in grado non solo di supportare le persone modulandosi in risposta alle loro necessità ma anche rispondendo alle sempre più attuali esigenze di sostenibilità, nell’ottica di una qualità della vita più alta che allo stesso tempo riduca i consumi energetici.
Anche la cappa inserita sul piano cottura è dotata di sensori che sono in grado di misurare la temperatura e monitorare la qualità dell’aria.
I dati raccolti vengono gestiti con strategie di controllo su Cloud, al fine di arrivare a forme di monitoraggio sempre più avanzate e alla costruzione di sofisticati strumenti predittivi.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione sinergica tra l’Università Politecnica delle Marche, l’Università di Camerino e aziende del territorio partner del progetto, quali Elica, e IDEA come suo sub-contractor di tecnologia, Eletica, Bax, Roccheggiani e DevQ.
All’interno di questo progetto, ci siamo occupati dello sviluppo dei sensori per la qualità dell’aria e la connettività e l’acquisizione dei dati e dello sviluppo e realizzazione delle ventole sensorizzate della cappa.