FAIR: Future Artificial Intelligence Research
FAIR – Future Artificial Intelligence Research, è una fondazione senza scopo di lucro con l’obiettivo principale di realizzare gli interventi finanziati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) nel settore dell’Intelligenza Artificiale.
La missione del progetto FAIR è quella di accrescere sistemi di intelligenza artificiale in grado di:
- interagire e collaborare con gli esseri umani
- riconoscere e operare all’interno di ambiti in evoluzione
- essere coscienti dei propri limiti e in grado di adeguarsi a nuovi contesti
- interagire in modo adeguato in situazioni sociali complesse
FAIR lavorerà per incrementare il potenziale dell’intelligenza artificiale del futuro che si fonderà su dieci principi:
- umano-centrica, ossia un’AI che co-evolve con l’uomo “in-the-loop”, a livello individuale e collettivo
- integrativa, in grado di creare un ponte tra i diversi metodi, tecnologie, discipline e competenze dell’AI
- resiliente, che opera in contesti reali difficili, rumorosi e incerti
- adattiva, cioè un AI che percepisce, apprende e agisce in ambienti che cambiano in modo dinamico
- di alta qualità per applicazioni ad alto rischio, alta precisione e sicurezza
- simbiotica, vale a dire un’AI che promuove un’efficace interazione e collaborazione uomo-macchina
- edge/exascale, applicazioni volte ad operare all’infinitamente piccolo sull’edge e all’infinitamente grande sul cloud
- pervasiva, cioè un AI che opera in modo ubiquo in diversi contesti sociali
- ecologica, vale a dire applicazioni che considerano la dimensione ambientale “by-design”
- sostenibile e biocognitiva, che imita i principi dei sistemi biologici su più scale
Il progetto FAIR unisce 350 ricercatori e si sviluppa in 10 Spoke, spartiti geograficamente nelle diverse regioni italiane, ognuno dei quali affronta una diversa tematica dell’Intelligenza Artificiale come la sostenibilità, l’integrazione, la sicurezza, la affidabilità.
Gli spoke si occuperanno di aprire opportunità anche ad aziende sia grandi imprese che PMI al di fuori del partenariato.
Faranno da catalizzatori di sviluppo di nuove tecnologie legate all’AI e di nuovi servizi.
Ai progetti di cui si occuperanno, si accompagnano sette progetti trasversali:
- (TP1) progettazione legale ed etica di sistemi di AI affidabili. Questo progetto indagherà come creare sistemi di AI responsabili e affidabili “bydesign”, “in-design” e “for designers”
- (TP2) visione, linguaggio e sfide multimodali, che ricercherà come creare agenti di AI in grado di percepire in ambienti reali e complessi con molteplici modalità combinate (testo, parlato, immagini, video, ecc.)
- (TP3) apprendimento e ragionamento dall’individuo alle comunità alla società, incentrato su come creare agenti di AI che integrino l’apprendimento e il ragionamento per assistere il processo decisionale a più scale (individuale, sociale)
- (TP4) autonomia regolabile e intelligenza fisica incarnata, ovvero come creare sistemi di AI autonomi in grado di comprendere i limiti della loro autonomia, chiedendo la supervisione umana quando è opportuno
- (TP5, TP6) incentrati sulle frontiere dell’apprendimento automatico, vale a dire su come utilizzare i metodi della matematica e della fisica per capire perché e quando l’apprendimento automatico funziona, e come espandere le frontiere dell’apprendimento “permanente”, continuo e incrementale e del meta-apprendimento (imparare a imparare)
- (TP7) AI e infrastrutture incentrate sui dati, che si occuperà di come gestire, preparare e curare dati di grandi dimensioni e di alta qualità per lo sviluppo dell’AI
Il partenariato con quest’attività di ricerca punta a:
- posizionare l’Italia tra i primi Paesi in ambito di ricerca e innovazione in AI;
- superare l’attuale situazione di frammentazione della ricerca in materia di AI;
- creare un’AI umano-centrica, affidabile e sostenibile;
- promuovere l’innovazione dell’AI e lo sviluppo della tecnologia;
- creare e attirare in Italia professionisti di AI.