Domotica e intelligenza artificiale

Oggi c’è un’attenzione sempre maggiore rispetto alla relazione tra domotica e intelligenza artificiale. Il motivo è semplice: senza uno sviluppo parallelo non si ottiene quello che definiamo un Advanced Domotic Environment. Vale a dire un’implementazione continua e costante di tutto ciò che consente di ottenere il massimo da questa frontiera tecnologica.

La domotica, spesso, viene vista solo come la possibilità di accendere una luce quando si esegue un comando vocale o cambiare canale della smart TV suggerendo qualcosa al telecomando. C’è questo ma anche molto di più, e la soluzione migliore per ottenere il meglio da questa nuova frontiera della tecnologia è attraverso l’intelligenza artificiale.

Il mercato della domotica in Italia

Prima di capire come si sviluppa la domotica – studio delle tecnologie adatte a migliorare la qualità della vita nella casa – e intelligenza artificiale bisogna valutare il mercato italiano. 

Una delle risposte più interessanti è quella che arriva dalla ricerca svolta tra aprile e maggio 2021 dalla società di ricerche Dynata su richiesta di Netatmo. Il campione abbraccia un pubblico di 1.000 persone comprese tra 25 e 55 e i primi risultati sono interessanti: 2 soggetti su 3 ha almeno un dispositivo di domotica per implementare la smart home.

In percentuale, possiamo dire che il 64% delle persone ha un dispositivo per implementare un processo di domotica, una tendenza virtuosa che si diffonde in modo omogeneo in Italia. 

Sei soggetti su dieci utilizza lo speaker con microfono (tipo Alexa o Google) per dare ordini e ricevere risposte o attivare illuminazione, riscaldamento, aria condizionata e qualità dell’aria per gestire l’environmental pollution. Ovvero per ottenere in casa un microclima adeguato.

Applicazione dell’intelligenza artificiale

Tutto questo è interessante ma per dare una prospettiva futura ancora più incisiva bisogna ragionare in termini di relazione tra domotica e intelligenza artificiale. Perché è quest’ultima, l’AI in grado di imparare dagli errori e agire come farebbe un umano con un ragionamento indipendente, che rende veramente migliorabile la casa grazie alla domotica.

Anzi, a questo punto possiamo parlare di Domotica Intelligente (Smart Home), un ramo della più ampia materia che fa capo alla domotica e che si caratterizza per la capacità dei dispositivi di attivare un dialogo. Una raccolta di informazioni in grado di migliorare il processo di apprendimento e di esprimerla anche grazie al machine learning. Ovvero un concetto anglosassone che indica la capacità di apprendimento automatico.

La domotica del futuro

Uniamo i punti: domotica intelligente, evoluzione in termini environmental friendly, intelligenza artificiale, machine learning e capacità del dispositivo di imparare dall’esperienza e prendere in considerazione la possibilità di svolgere azioni senza bisogno di programmare.

Fin quando la domotica sarà solo chiedere di accendere la luce con un comando stiamo sostituendo l’azione sull’interruttore con la voce. Null’altro.

La vera rivoluzione che include domotica e intelligenza artificiale prevede la possibilità, ad esempio, di regolare la temperatura o luminosità degli spazi in base alle esigenze degli utenti e ai  mutamenti esterni.

La domotica inoltre si unirà al metaverso, una realtà virtuale avanzata che promette di rivoluzionare la nostra esperienza digitale. La combinazione della domotica con il metaverso potrebbe portare a una casa completamente personalizzabile e interattiva, dove gli utenti possono creare e gestire le loro esperienze e le loro interazioni con la casa.